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Bere

I migliori dieci vini rossi italiani

La classifica è stata redatta dal magazine Gentlemen, sul podio Toscana, Lazio e Umbria. Vediamo quali sono le etichette da non perdere se si ama il vino rosso

Marco Pagli

Ci sono cose da fare almeno una volta nella vita. Siamo sicuri che ognuno ha una propria lista dei desideri da esaudire. Ecco, per gli amanti dei prodotti tipici italiani e del vino in particolare non possono mancare queste dieci etichette. I dieci vini rossi italiani più titolati in base ai giudizi delle principali guide enologiche uscite quest'anno. La classifica è stata redatta dal magazine Gentleman, che ogni anno raccoglie e somma i punteggi assegnati da Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Doctor Wine e Maroni.

1 - BOLGHERI SASSICAIA 2019 - Tenuta San Guido (Toscana)

Vero e proprio monumento italiano del vino, tra i più conosciuti e apprezzati nel mondo. Fiore all’occhiello dell’azienda Tenuta San Guido, nasce da un’intuizione di Mario Incisa della Rocchetta, che decise di piantare vigneti di Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon per realizzare un vino importante, e dalla capacità dell’enologo Giacomo Tachis.

Il Bolgheri Sassicaia è un vino regale, colore rosso rubino brillante e note di cieligie, ribes nero, rosmarino e lavanda, foglie di lampone, tabacco da pipa e sentori di quercia. Complesso e morbido con un buon corpo e una lunghissima persistenza.

La vinificazione avviene attraverso pressatura delle uve (85% Cabernet Sauvignon e 15% Cabernet Franc), fermentazione in acciaio a temperatura controllata, macerazione tra nove e dodici giorni e fermentazione malolattica. L’affinamento viene fato in barrique di rovere francese per 24 mesi. Gradazione alcolica 14%.

Bolgheri Sassicaia 2019 ha ricevuto punteggi altissimi dai principali critici mondiali. Robert Parker, uno dei più importanti critici enologici mondiali e inventore del sistema di classificazione a cento punti, gli ha assegnato 98 punti. James Suckling, altro nume della critica enologica internazionale, addirittura 99 punti. La rivista Wine Spectator 90 punti, tre bicchieri il Gambero Rosso e 99 punti Veronelli.

Costo. 300 euro

2 - MONTIANO 2019 - Famiglia Cotarella Falesco (Lazio)

L’ammiraglia dell’azienda della Famiglia Cotarella è questo rosso di grande prestigio, realizzato con uve Merlot in purezza. Un assoluto protagonista del panorama enologico italiano, che è il frutto della svolta impressa dai fratelli Renzo e Riccardo Cotarella. In un territorio - quello compreso tra Montefiascone e Castiglione in Teverina - tradizionalmente vocato alle uve a bacca bianca, hanno saputo valorizzare al meglio il potenziale del Merlot.

Colore rosso rubino scuro e note di vaniglia, spezie dolci, ribes, mirtillo, mora e sfumature di erbe officinali e balsamiche. Finale persistente ed equilibrato.

Le uve sono coltivate in vigneti di quindici anni di età, a 300 metri di altitudine su suoli di origine vulcanica. La fermentazione avviene in vasche di acciaio con macerazione sulle bucce di dodici giorni e un salasso del 15% del mosto. Maturazione di 12 mesi in barrique di rovere francese. Gradazione alcolica 14,5%.

Montiano 2019 ha riscosso un grandissimo successo della critica. James Suckling lo ha recensito con 95 punti, mentre Veronelli gli ha assegnato 96 punti. Tre bicchieri il Gambero Rosso.

Costo. 50 euro

3 - TORGIANO ROSSO RISERVA RUBESCO V. MONTICCHIO 2018 - Lungarotti (Umbria)

Considerato uno dei migliori rossi italiani, Torgiano Rosso Riserva Rubesco Vigna Monticchio 2018 è un vino che esprime a pieno il carattere umbro. L’azienda Lungarotti è una delle realtà più note del panorama vitivinicolo italiano: fondata da Giorgio all’inizio degli anni Sessanta a Torgiano, è ora diretta dalle sorelle Chiara e Teresa.

Il capolavoro dell’azienda è un Sangiovese in purezza. Colore rosso rubino di grande intensità, ha una grande complessità al naso con note di frutta a bacca nera, prugna, mora, spezie piccanti, pepe nero e un sentore balsamico e mentolato.

Le uve provengono dalla vigna Monticchio, allevate a doppio cordone speronato. La fermentazione avviene in acciaio con macerazione sulle bucce per 15-20 giorni. Matura un anno in barrique e viene affinato in bottiglia per oltre 40 mesi. Gradazione alcolica 14%.

Valutato con 98 punti da Cernilli e con 99 da Maroni, Veronelli gli ha assegnato 94 punti e Gambero Rosso tre bicchieri.

Costo. 40 euro

4 - ROSSO PICENO SUPERIORE ROGGIO DEL FILARE 2019 - Velenosi (Marche)

Altro grandissimo ambasciatore del vino italiano, Roggio del Filare è il frutto della passione e delle capacità dei fratelli Velenosi - Angela ed Ercole - e del loro staff. Una storia, quella dell’azienda marchigiana, iniziata a metà degli anni Ottanta sulle colline di Ascoli Piceno e arrivata ad essere conosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Roggio del Filare è il prodotto che più di tutti rispecchia il successo di questa realtà.

Colore rosso rubino vivo con riflessi granati e note fruttate di mora e prugna e sentori di spezie. Al naso è un vino intenso e complesso. Sapore caldo e persistente.

Il vino è realizzato con un 70% di uve Montepulciano e 30% Sangiovese. La zona di produzione sono i vigneti che si trovano nel comune di Castorano, in provincia di Ascoli Piceno. La fermentazione avviene in vasche di acciaio con sistema di rimontaggio programmabile e controllo della temperatura. Macerazione sulle bucce di quasi un mese e affinamento in barrique francesi di oltre un anno. Gradazione alcolica 14,5%.

Recensito con 93 punti da Suckling e con 97 punti da Maroni. Ha vinto la medaglia d’oro a Brazil Wine Challenge 2020, a Sakura 2021 e all’AWC Vienna 2021. Tre bicchieri Gambero Rosso.

Costo. 30 euro

5 - ES PRIMITIVO 2020 - Gianfranco Fino (Puglia)

Lo definiscono un vino fuori dagli schemi e sopra le righe. Di sicuro questo rosso intenso prodotto da Gianfranco Fino nel territorio di Manduria ha un grande carattere. Sarà per la forte radiazione solare a cui sono esposte le uve, sarà per la terra rossa del Salento. Ma il risultato è un’opera d’arte che ha saputo conquistare critica e pubblico.

Colore rosso rubino concentrato e brillante. Al naso esprime note di uva passa, mirtillo, ribes, fragola, amarena, mandorla, carruba e sentori di spezie come noce moscata, cannella, chiodi di garofano e pepe nero.

Es è un Primitivo in purezza. Nasce da alberelli di circa sessanta anni dell’agro di Manduria. La vendemmia viene effettuata con un lieve appassimento delle luce sulla pianta. Mentre la fermentazione viene fatta in acciaio tra le tre e le quattro. Macerazione sulle bucce per quasi quattro settimane e affinamento per nove mesi in piccole botti di rovere e altri nove mesi in bottiglia. Gradazione alcolica 16%.

Recensito con 98 punti su 100 sia da Cernilli che da Maroni, Veronelli ha assegnato a Es Primitivo 2020 96 punti.

Costo. 50 euro

6 - MONTEFALCO SAGRANTINO 25 ANNI 2018 - Arnaldo Caprai (Umbria)

Un classico intramontabile: il Sagrantino di Montefalco trova nella declinazione di Arnaldo Caprai l’espressione perfetta. Poche altre cantine in Italia, infatti, si identificano così profondamente con questo vino che lo stesso Veronelli considerava uno dei più grandi rossi italiani. Ma il Montefalco Sagrantino di Caprai è anche una storia familiare che comincia con Arnaldo e si rinnova con il figlio Marco, grande artefice del rilancio del Sagrantino in chiave moderna.

Colore rosso rubino scuro e profondo. Al naso esprime una grande complessità che va dalla mora alla rosa, dalla noce moscata al pepe, dalla resina di pino alla menta, dal chiodo di garofano al cacao.

Il vino è un 100% Sangrantino. Nasce per la prima volta nel 1993 per celebrare i 25 anni dell’azienda. È un campione di struttura e longevità: maturazione per almeno due anni in piccole botti di rovere e affinamento in bottiglia per almeno otto mesi. Gradazione alcolica 14,5%.

Ha ricevuto 93 punti da James Suckling, 94 da Veronelli e 97 da Cernilli. Mentre il Gambero Rosso gli ha assegnato il punteggio massimo: 3+ bicchieri.

Costo. 50 euro

7 - I SODI DI SAN NICCOLÒ 2018 - Castellare di Castellina (Toscana)

Gran Cru di Castellare di Castellina, I Sodi di San Niccolò è tra i primi storici Supertuscan realizzato esclusivamente con vitigni autoctoni. Il nome deriva dall’aggettivo toscano utilizzato per indicare i terreni duri e ripidi su cui vengono coltivate le vigne che danno vita a questo vino. San Niccolò, invece, è il nome della chiesa trecentesca che sorge nella proprietà del Castellare. In questo rosso rivive l’ambizione del fondatore dell’azienda Paolo Panerai e la sua capacità di contaminarsi e innovare.

Colore rosso rubino intenso con riflessi granati. Al naso esprime una grande ricchezza grazie alle note fruttate e lievemente speziate, balsamiche e floreali.

Questo vino è un blend composto all’85% da Sangiovese e al 15% da Malvasia Nera. Vinificato in acciaio e lasciato maturare in barrique per un periodo che più arrivare fino a 30 mesi. Affinamento in bottiglia per 12 mesi. Gradazione alcolica 14%.

I Sodi di San Niccolò è stato per ben due volte nella Top 100 di Wine Spectator. L’annata 2018 ha ricevuto 97 punti da Cernilli e 96 da Maroni e Veronelli.

Costo. 80 euro

8 - TIGNANELLO 2019 - Marchesi Antinori (Toscana)

Altro grande Supertuscan realizzato da una delle principali aziende italiane. È stato il primo Sangiovese ad essere affinato in barriques, il primo rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali e tra i primi vini nel Chianti Classico a non usare uve bianche. Vera e propria pietra miliare del panorama vinicolo italiano. L’etichetta porta la firma di Niccolò Antinori, padre dell’attuale presidente onorario dell’azienda, Marchese Piero Antinori. Prodotto da uve raccolte esclusivamente nella tenuta Tignanello. Nel cuore del Chianti Classico tra le valli della Greve e della Pesa.

Colore rosso rubino molto intenso, ha note balsamiche e fruttare con sentori di piccoli frutti rossi, vaniglia, cuoio, rose rosse, tabacco e cacao.

Tignanello è realizzato con l’80% di uve Sangiovese, 15% di Cabernet Sauvignon e 5% di Cabernet Franc. Le uve vengono accuratamente selezionate, quindi fermentazione alcolica e macerazione in acciaio e fermentazione malolattica in barrique. Gradazione alcolica14%.

Questo vino è stato premiato da critici enologici come Robert Parker, che gli ha assegnati 96 punti. Stesso punteggio fornito da Wine Spectator e da Veronelli. Gambero Rosso ha assegnato tre bicchieri.

Costo. 145 euro

9 - CARIGNANO DEL SULCIS SUPERIORE TERRE BRUNE 2018 - Cantina Santadi (Sardegna)

Terre Brune è l’orgoglio della rinomata Cantina Santadi, che dal 1960 è attiva nel Sulcis. Un legame inestricabile con il proprio territorio e una impareggiabile capacità di stupire nel bicchiere. La passione di Antonello Pilloni, attuale presidente dell’azienda, e la sapienza dell’enologo Giacomo Tachis hanno saputo portare questo vino ai primi posti della classifica dei rossi italiani.

Colore rosso rubino profondo, sprigiona armoni di confettura di amarene, spezie orientali e liquirizia con note di the nero e macchia mediterranea. Finale ferroso.

Terre Brune è realizzato con il 95% di uve Carignano e il 5% di Bovaleddu. I vigneti sono allevati ad alberello, a piede franco (cioè ancora in possesso delle proprie radici). Le uve fermentano in acciaio e maturano in barrique di rovere francese per un periodo compreso tra 16 e 18 mesi. L’affinamento avviene in bottiglia per dodici mesi. Gradazione alcolica 15%.

Terre Brune ha ricevuto 94 punti da James Suckling e 95 punti da Veronelli. Le principali guide italiane, da Gambero Rosso a Vitae fino a Bibenda, gli hanno assegnato il massimo del punteggio.

Costo. 45 euro

10 - BOLGHERI SUPERIORE DEDICATO A WALTER 2018 - Poggio al Tesoro (Toscana)

Si chiude come si è aperta, questa classifica: con un Bolgheri superiore. Dal territorio del comune di Castagneto Carducci arriva, infatti, un altro prodotto di eccellenza. Marilisa Allegrini, che guida l’azienda Poggio al Tesoro, ha voluto dedicare al fratello Walter - all’amore e alla passione che quest’ultimo ha dedicato al lavoro in vigna e al territorio - questo vino, capace di conquistare i palati di mezzo mondo. Un Bolgheri molto particolare, Cabernet Franc in purezza, che stupisce per leggerezza e intensità.

Colore rosso rubino, sprigiona note di mora e mirtillo, macchia mediterranea, vaniglia e cioccolato, seguite da sentori balsamici e di pepe nero.

Come accennato, si tratta di un vino in purezza realizzato con sole uve Cabernet Franc. Una rarità nel panorama di Bolgheri. Dopo un’accurata selezione delle uve e di una leggera pressatura degli acini, avviene la fermentazione in acciaio e la malolattica in barrique. L’avvinamento viene eseguito in barrique di rovere francese per 18 mesi. Gradazione alcolica 15%.

Dedicato a Walter 2018 ha ricevuto un grand riscontro della critica internazionale. Sia Wine Advocate che James Suckling gli hanno conferito 96 punti, mentre Wine Spectator 94 punti. Veronelli lo ha premiato con 97 punti, Maroni con 96 e Cernilli con 95.

Costo. 150 euro

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