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Mangiare

I gelati più particolari da gustare

Questo alimento così amato da grandi e piccini è diventato una icona della gastronomia mondiale evolvendosi anche in tanti gusti. Vediamo i più strani

Lucia Cerrato

L'origine del gelato è avvolta da molteplici testimonianze storiche e leggende antiche, creando controversie sull'inventore. Si narra di bevande ghiacciate offerte già nell'antica Bibbia per combattere il caldo, mentre nell'antica Atene del 500 a.C., i greci gustavano bevande rinfrescanti mescolate a neve o ghiaccio. A Roma, Nerone introduceva macedonie e dolci di frutta con miele e neve ai banchetti estivi. Queste tradizioni si diffusero in Europa grazie a viaggiatori come Marco Polo. Sin dall'antichità, il gelato ha incantato il palato umano, evolvendosi nel tempo per diventare un'icona della gastronomia mondiale.

Gelato in Cina

Le radici dell'arte del gelato affondano nelle antiche usanze asiatiche, con la Cina che, già nel 2000 a.C., preparava miscele di latte e riso cotto con spezie, solidificate nella neve. Nel Medioevo, i dolci freddi a base di latte e succhi di frutta ghiacciati divennero popolari, importati in Europa da Marco Polo nel Trecento. Queste tradizioni orientali influenzarono profondamente lo sviluppo del gelato nel tempo, portando a una crescente diversificazione di sapori e tecniche di preparazione in tutto il mondo. La pratica di conservare e rinfrescare gli alimenti è quindi una pratica antica, che ha plasmato la cultura gastronomica globale e ha contribuito alla diffusione del piacere del gelato attraverso i secoli.

Gelato in Europa

Nel 1565, un individuo - i cui dettagli storici potrebbero variare - si attribuì l'invenzione del dolce italiano più amato al mondo. La sua ricetta per i sorbetti gelati includeva ingredienti che rimangono fondamentali ancora oggi: latte, panna, albume d'uovo, neve, sale, zucchero e limone. Successivamente, nel 1686, il cuoco siciliano Francesco Procopio dei Coltelli rivoluzionò ulteriormente il mondo del gelato. Con una miscela perfetta e un macchinario innovativo per la lavorazione dei sorbetti, offerto dal nonno, Procopio si trasferì a Parigi, aprendo il celebre Cafè Procope. Questa audace mossa portò il gelato moderno non solo in tutta la Francia, ma anche in Europa, contribuendo a creare un'icona gastronomica globale.

Gelato in Italia

Le prime tracce di bevande o dolci ghiacciati simili al gelato in Italia risalgono alla dominazione araba in Sicilia nel IX secolo. Gli arabi, influenzati dalle loro usanze, preparavano bevande fredde chiamate sherbet utilizzando succhi di frutta distillati al gusto di limone, arancia, melograno, ciliegia, tamarindo e ciliegie. Utilizzavano la neve dell'Etna e delle montagne circostanti per congelare queste bevande in recipienti, poi addolcite con zucchero di canna importato dalla Persia. È così che nasceva il primo progenitore del gelato artigianale italiano, contribuendo a creare un'eredità gastronomica che avrebbe conquistato il mondo.

La prima gelateria

Nel nostro viaggio alla scoperta della storia del gelato artigianale, un momento cruciale si ebbe negli Stati Uniti, quando Nancy Johnson brevettò nel settembre 1843 la prima gelatiera a manovella. Questo dispositivo, composto da un mastello riempito di sale e ghiaccio, con un cilindro metallico per l'impasto azionato da una manovella, rivoluzionò la produzione del gelato. Successivamente, William Le Young acquisì i diritti del brevetto e introdusse miglioramenti, incluso l'uso di un motore per garantire un raffreddamento uniforme. Queste innovazioni furono fondamentali per lo sviluppo della prima sorbettiera a spatolazione automatica all'inizio del Novecento, segnando un punto di svolta nella produzione industriale del gelato.

I gelati particolari

Gelato di carne: il gelato di carne che si fa in Monferrato, Piemonte.

Si tratta di un nuovo modo per consumare la carne di Fassona mentre si è a passeggio. Tutto nasce dalle menti dei titolari di Cascina Rosengana in provincia di Asti, precisamente a Cocconato, un paesino che non conta nemmeno 1.500 abitanti. Gli ideatori del nuovo street food, nato già nel 2018, hanno riprodotto un vero e proprio gelato con tanto di cialda e di logo con una piccola mannaia al posto della paletta del gelato. Tutto viene fatto al momento in un food truck fisso piazzato proprio fuori dall’agriturismo (anche itinerante, in occasione di eventi). Per il cono gelato gli ingredienti sono solo tre: riso venere macinato e reso in farina, latte e un po’ di farina 00. La carne di Fassona è fresca e viene dal Monferrato stesso. Oltre alla cialda che contiene la carne condita solo con un pizzico di sale si gioca con le salse fresche, realizzate al momento messe come topping. La salsa fatta con gorgonzola DOP oro è quella classica da cui siamo partiti e viene semplicemente scaldata a bagnomaria al momento. Poi abbiamo anche quelle al bagnet verd piemontese e cipolla caramellata che arriva a essere quasi una composta. Abbiamo partecipato a un evento con la birra e ne abbiamo creata una con la birra scura; ne abbiamo creata anche una con mosto d’uva concentrato per un evento sul vino

Gelato all’aglio di Caraglio

Il gelato all'aglio di Caraglio è una prelibatezza unica, parte dei presidi Slow Food e simbolo di una tradizione storica e artigianale. Sebbene la sua disponibilità sia limitata, rappresenta un'avventurosa incursione nell'esplorazione dei sapori al di là delle consuetudini italiane.

L'aglio, spesso trascurato, assume qui un ruolo centrale in un'esperienza sensoriale straordinaria. Dopo una curata cottura e preparazione, si fonde con una crema di anacardi fermentati, offrendo un contrasto affascinante. Gli anacardi, provenienti da piccoli produttori brasiliani, aggiungono complessità al gelato. Tuttavia, possono essere sostituiti con noci macadamia siciliane o nocciole locali, garantendo un'alternativa sostenibile e altrettanto deliziosa. Lo zafferano delle Valli di Lanzo arricchisce ulteriormente il profilo gustativo, conferendo raffinatezza ed esotismo. Il risultato è sorprendente: l'aroma delicato dell'aglio si fonde con la dolcezza cremosa degli anacardi, lasciando un ricordo persistente di caramello.

Consigliato su cono o in coppetta, questo gelato si presta a abbinamenti insoliti e audaci. Provarlo con nocciola, cioccolato o sorbetto alla salvia e limone può regalare un'esperienza gustativa indimenticabile.

Gelato al basilico

Il gelato al basilico è un dessert elegante e rinfrescante, perfetto per concedersi un momento di piacere estivo, evoca immediatamente sensazioni di vacanza, magari al mare.

Per prepararlo, basta frullare insieme le foglie di basilico con lo zucchero a velo e il succo di limone, quindi unire il latte condensato e la scorza grattugiata di limone per aromatizzare il composto. Successivamente, montare la panna e incorporarla delicatamente al resto degli ingredienti, mescolando con cura per mantenere una consistenza soffice e cremosa.

Trasferire il composto ottenuto in un contenitore adatto al congelamento, chiuderlo con il coperchio e lasciar riposare in freezer per 6-8 ore. Il risultato sarà un gelato al basilico dall'aroma fresco e intenso, pronto per deliziare il palato con la sua cremosità e il suo sapore sorprendente.

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