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Mangiare

Seitanotto è l'unico panino al lampredotto vegano di Italia

L'ha inventato a Firenze lo chef Gaetano Cerasuolo che lo consegna al cliente direttamente dal balcone. Seitan, funghi e tanto studio alle spalle di una ricetta che in città sta spopolando

Filippo Cioni

FIRENZE. La sua invenzione sta spopolando letteralmente a Firenze, tanto che sul suo profilo Instagram in poco tempo i follower sono diventati quasi 2mila e sono destinati a crescere. In città è nata la Seitanotto mania, ovvero la voglia del panino al lampredotto vegano creato da Gaetano Cerasuolo, detto Tano.

Basterebbe questo per incuriosire, ma c'è di più: il panino ti viene consegnato direttamente dal balcone della sua piccola attività in viale Guidoni 85, nella zona del tribunale fiorentino. Tano lo cala in un cestino di vimini direttamente in strada al cliente, dopo che questo lo ha pagato online (per esempio inviando un messaggio su WhatsApp Business) o in loco con carta di credito o contanti. Bisogna chiamare almeno 30 minuti prima e prenotare il panino, dal martedì al sabato. Anche se Tano da qualche settimana è stato costretto a lavorare anche la domenica, tanto è il successo che sta avendo col suo Seitanotto.

Il panino al lampredotto vegano è il primo in Italia e Tano ci tiene a sottolineare “che non è una presa in giro rispetto a quello tradizionale fiorentino, semmai un'alternativa che nel gusto ricorda proprio il lampredotto classico perché frutto di anni di studio e scrupolosa scelta delle materie prime”. Il pane è realizzato in casa con farine biologiche toscane, il ripieno e composto dal 10% di seitan (ovvero il glutine della farina prodotto da una storica azienda fiorentina), funghi coltivati nei fondi di caffè dell'azienda Funghi Espressi di Scandicci, salsa verde realizzata con un alga e patata cotta (in sostituzione dell'acciuga e del tuorlo d'uovo) e salsa piccante fatta con peperoncino e peperone dolce. Per ricreare il gusto della carne, Tano utilizza nel brodo di cottura un sale particolare, il Kala Namak, che conferisce al tutto l'odore di carne bollita.

Il Seitanotto non è nato in qualche settimana, ma è frutto di un lungo studio. Tano è uno chef con alle spalle tanta esperienza. Ha lavorato per anni nella cucina di Pietro Leemann, uno dei più grandi maestri della cucina vegana e vegetariana, ma prima è stato un grande amante della carne rossa e in particolar modo del lampredotto. “Una volta diventato vegetariano ho voluto ricreare un lampredotto vegan con le stesse consistenze di quello tradizionale – spiega Tano – una ricetta nuova da tramandare nel tempo. Non è una presa in giro al lampredotto della tradizione fiorentina, ma un'alternativa che guarda al futuro della tradizione. Ho studiato a lungo gli ingredienti che potessero ricreare gli stessi sapori e le stesse consistenze del panino della tradizione e piano piano ci sono riuscito. Ho così creato il marchio Seitanotto e iniziato a vendere”.

Per adesso Tano sta realizzando i suoi panini nella sua piccola attività commerciale di viale Guidoni, appena 30 metri quadri che lo costringono a vendere solo da asporto. Il successo però che sta ottenendo gli fa ben sperare e la sua idea è quella di aprire in primis un nuovo laboratorio più grande così da poter soddisfare un maggior numero di clienti. Pensando anche a dei kit per poter impacchettare i vari ingredienti con confezioni biodegradabili così da poterli commercializzare in tutta Firenze. Inoltre Tano ha il sogno di poter trasformare una delle edicole dismesse del centro storico di Firenze in un chiosco del Seitanotto, per portare così il suo marchio nel cuore pulsante della città. Il suo panino costa 8 euro e da poco è possibile prenotarlo anche in versione gluten free: in questo caso il panino è fatto con grano saraceno, tapioca, mais e altri amidi, mentre il ripieno non ha la parte del seitan.

 

Seitanotto si può trovare su Instagram con il nome Seitanotto Official

 

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