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Bere

Spritz: come è nato e come mai lo amiamo così tanto

E' l'aperitivo italiano più amato a livello nazionale e addirittura internazionale, tanto da essere inserito nell'edizione dei cocktail ufficiali dell'IBA

Lucia Cerrato

Lo Spritz è diventato a tutti gli effetti aperitivo nazionale e addirittura internazionale. In questo articolo esploreremo le radici dello Spritz e le varietà dell’aperitivo italiano più amato a livello nazionale e addirittura internazionale, tanto da essere inserito nell'edizione dei cocktail ufficiali dell'IBA (International Bartenders Association) fin dal 1986.

L'ORIGINE DELLO SPRITZ
Nonostante gli orgogli regionali, il nome Spritz non è italiano, bensì ha origini austriache: nell’800 i soldati austriaci che si trovavano nel Nord Italia annacquavano con l’acqua frizzante i vini veneti, che erano molto alcolici. In austriaco, spritzen significa "irrorare il vino con acqua", da cui deriva l'Aperol Spritz. Per molti decenni, venivano chiamati così tutti i cocktail a base di vino diluiti con acqua, una vera e propria eresia! Tuttavia, il risultato è così straordinario che l'Aperol Spritz è diventato uno dei cocktail più amati in Italia e sta conquistando la scena anche all'estero. Ma se ha ottenuto tanto successo, il merito va attribuito al bitter, aggiunto solo nel XX secolo.
Un'altra ipotesi che affonda le sue radici nella nascita del cocktail, addirittura nel Cinquecento, sostiene che la combinazione di vino bianco e acqua fresca fosse la bevanda ideale per accompagnare la merenda degli operai navali dell’Arsenale: lavoratori di grande rispetto nella società dell'epoca.
La ricetta originale IBA (International Bartender Association), ossia dell’organizzazione che rappresenta i barman a livello globale, prevede 9 cl di prosecco, 6 cl di Aperol e soda o seltz quanto basta.

LE TIPOLOGIE DI SPRITZ
Tra le altre numerose tipologie di Spritz troviamo:
    •    Select Spritz. Il Select è un distillato nato nel 1920 dalla ricetta rimasta tutt’ora invariata. Composto da 30 diverse erbe aromatiche, tra cui rabarbaro e ginepro, presenta una piacevole nota amara in grado di dare struttura al drink. È composto da 50 ml Bitter Select, 75 ml prosecco, soda o seltz.
    •    Hugo Spritz è un cocktail fresco nato nel 2005 in Alto Adige per mano del bartender Roland Gruber. L’Hugo Spritz è composto da Prosecco, sciroppo di sambuco, soda, menta e lime, è uno dei drink più richiesti e amati nell’happy hour.  La ricetta prevede 60 ml prosecco, 60 ml seltz, 30 ml sciroppo di fiori di sambuco e qualche foglia di menta.
    •    Cynar Spritz. Il Cynar è un bitter al carciofo nato nel 1948, composto da un infuso di tredici erbe e piante dal sapore dolce amaro. Gli ingredienti del Cynar Spritz sono: Prosecco, Cynar, acqua frizzante e una fetta di lime.
    •    Martini Spritz. Il Martini nasce dall’unione tra Prosecco Dry e Vermouth, a cui si aggiunge qualche foglia di menta e uno spicchio di lime.
    •    Select Spritz. La ricetta del Select include l'utilizzo di trenta erbe aromatiche, tra cui le radici di rabarbaro e le bacche di ginepro ricordando, di fatto, al palato un bitter a metà strada tra Campari e Aperol.

DOVE BERE LO SPRITZ VENEZIANO

Se vuoi assaporare uno Spritz a regola d’arte, scopri qui le tappe consigliate per il migliore bacaro tour a Venezia, oppure la prima spritzeria di Milano.

 

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