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Bere

"Fruttolivo", la bevanda anti-età creata sui Monti Simbruini

Realizzata con foglie di olivo, melograno e limone è una "bomba" contro l'invecchiamento. Ad inventarla la ventottenne Elena Gramiccia che ci racconta come è nata questa idea, presto anche in commercio.

Marco Pagli

VALLEPIETRA (Roma). L’elisir della giovinezza nasce sui Monti Simbruini, tra le province di Roma e Frosinone. A distillarlo, e prima ancora ad idearlo, è una giovane dottoranda e imprenditrice agricola, Elena Gramiccia. Ventottenne laureata in Biotecnologie agroindustriali e Scienze e Tecnologie alimentari, l’anno scorso ha vinto gli Oscar Green di Coldiretti nella categoria “Impresa 5. Terra” con il suo “Fruttolivo”.

Una bevanda realizzata con tre ingredienti naturali e biologici (foglie di olivo, melograno e limone) che è ricchissima di polifenoli e che per questo è stata definita una vera e proprio bomba anti-age. Proprio le foglie di olivo contengono una enorme quantità di antiossidanti, cioè quelle sostanze che più di tutte contribuiscono a contrastare gli effetti dell’invecchiamento prodotti dai radicali liberi. Ed è a partire da questa base che Elena Gramiccia, che conosce bene per esperienza personale e per carriera accademica le proprietà dell’olivo, ha lavorato per creare la sua bevanda.

«La mia famiglia ha da sempre un’azienda agricola a Gennazzano - racconta - dove si coltivano molte piante di olivo in maniera biologica. Queste sono le mie radici, che poi ho portato anche nel mio percorso di studi e nell’azienda agricola che ho costituito alcuni anni fa nel cuore dei monti Simbruini e di cui sono la titolare (Azienda agricola Monti Simbruini, con sede a Vallepietra). L’idea di “Fruttolivo” è nata quasi per caso: avevo trovato in commercio un integratore alimentare ricco di antiossidanti che utilizzava proprio l’infuso di foglie di olivo. Lo provai, ma il sapore era tremendo. Così ho cercato di trovare una soluzione che coniugasse le proprietà benefiche dell’olivo con il gusto».

La sperimentazione inizia nel 2019. Elena Gramiccia studia le possibili integrazioni con prodotti della sua terra, in modo da rispettare la filiera locale e la sostenibilità. Scopre che l’infuso di foglie di olivo si sposa benissimo con il succo di melograno, a cui associa anche il succo di limone in modo da creare un mix perfetto di sapore. «Il gusto dell’estratto delle foglie di olivo - spiega - è, come immaginabile, molto amaro. Accostando il succo di melograno, anch’esso con importanti proprietà antiossidanti, e il succo di limone si riesce a raggiungere un gusto equilibrato e molto piacevole. Ovviamente la bevanda è senza aggiunta di zuccheri e non alcolica».

Un vero e proprio toccasana, che sfrutta molecole come oleuropein e tirosolo contenute nell’estratto di foglie e dal potente effetto antiossidante e benefico per il sistema immunitario, contro l’invecchiamento cellulare e per la pressione arteriosa.

«Il progetto è stato sviluppato grazie anche alla collaborazione con “Lazio Innova” - prosegue Elena Gramiccia - tra il 2019 e il 2020. Al termine della sperimentazione è stato presentato e lo scorso anno è stato premiato dalla Coldiretti Giovani agli Oscar Green, promossi dalla stessa associazione, nella sezione “Impresa 5. Terra”. Fruttolivo è un’alternativa salutare ai succhi zuccherini e agli integratori che si trovano comunemente in commercio, è biologico e realizzato praticamente a chilometro zero. Dall’infusione alla miscelazione passando dalla refrigerazione, non c’è intervento della chimica e l’energia impiegata è quella minima indispensabile, nel pieno rispetto dell’ambiente».

La bevanda progettata da Elena Gramiccia ancora non si trova in commercio, ma ci sarà presto. «Stiamo ultimando gli ultimi dettagli di produzione prima di partire ufficialmente. La volontà, infatti, è quella di produrre tutto in autonomia per garantire al massimo tutto il processo».

Nel frattempo Elena ha vinto un dottorato di ricerca all’Università della Tuscia, in cui porta avanti un progetto sulla valorizzazione dei prodotti dei Monti Simbruini. Un’area che conosce bene, dal momento che nel 2019 ha deciso di fondare una propria azienda agricola, in cui sperimenta varie produzioni. Tra queste c’è anche l’olivo, coltivato in un piccolo appezzamento, a cui si si affiancano una parte dedicata alle erbe officinali e una alle coltivazioni innovative, come ad esempio il topinambur.

«Fruttolivo rappresenta un primo passo importante in questo percorso, che già mi ha dato molte soddisfazioni e su cui voglio investire con forza. Ma lo studio e la ricerca non possono fermarsi. E ho intenzione di proseguire su questa strada attraverso l’università da una parte e la pratica nella mia azienda agricola dall’altra».

Foto da Coldiretti

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