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Viaggio in un micro agriturismo urbano

Propaganda Alimentare è il primo di Milano e ci racconta una storia molto bella e coraggiosa: essere custode del cibo buono, acquistando da produttori selezionati e riducendo gli sprechi. Con un motto preciso: "Sfiliamoci dalla filiera".

Lucia Cerrato

MILANO. Ci troviamo a Milano, una delle città più vivaci e cosmopolite d'Italia, conosciuta in tutto il mondo per la cucina di alto livello e la vasta offerta di opzioni gastronomiche. Ma cosa succede se si desidera gustare prodotti di filiere controllate, rispettosi dell'ambiente, in un ambiente caldo e colloquiale? La risposta si trova a Propaganda Alimentare, un affascinante agriturismo urbano situato in via Accademia 56.

Che cosa si intende esattamente per agriturismo urbano? Propaganda Alimentare si distingue non solo come un bistrot, ma anche come un’enoteca ed uno shop di cucina naturale, plasmando un’esperienza culinaria unica. In questo contesto, il concetto tradizionale di ristorante muta radicalmente, si evolve in un "micro agriturismo urbano" in cui ogni aspetto del processo, dalla selezione degli ingredienti fino al servizio dei piatti, è scrupolosamente controllato e curato, bypassando gli intermediari della distribuzione alimentare.

Propaganda Alimentare si presenta come molto più di un semplice locale: rappresenta un autentico “custode del cibo”, così lo definisce il co-founder Sergio Benedusi. Il bistrot si impegna fin dagli arbori nell'acquisto diretto da produttori selezionati che si distinguono per la qualità dei loro prodotti, la loro indipendenza, il valore che apportano al territorio e la promozione di buone pratiche. “Lavoriamo i prodotti, li conserviamo, stagioniamo e fermentiamo rendendoli disponibili a lungo, riducendo gli sprechi e aumentandone il valore”, sottolinea.

Tutto ciò è il risultato di un team sinergico composto da quattro soci con competenze complementari. Sergio, cuoco e ristoratore con più di dieci anni di esperienza nel settore, si occupa della parte più operativa del progetto. Cecilia, consulente aziendale con un dottorato in ingegneria gestionale sull'economia circolare, Simone e Matteo, soci di una società di comunicazione digitale.

La colonna portante in grado di reggere l’intero ecosistema è la volontà di promuovere un'idea mangiabile. “Mentre la tecnica culinaria e la creatività sono spesso celebrate nella ristorazione italiana, raramente si incentiva un sistema che promuova un'alimentazione diversa, basata su una gestione intelligente del prodotto, scelte alimentari positive e la riduzione dello spreco alimentare. Spesso, le azioni nel settore si limitano a pratiche a basso impatto, più finalizzate a comunicare un'immagine positiva che a ottenere risultati concreti, rischiando di essere solo operazioni di greenwashing”, ci tiene a evidenziare Sergio.

Un ulteriore aspetto su cui vale la pena soffermarsi sono le materie prime. Il locale si rifornisce da una serie di aziende agricole locali di fiducia e da una cooperativa agricola biologica che distribuisce prodotti provenienti anche da altre cooperative italiane, sempre biologiche. Per quanto riguarda la carne, vengono selezionate da microallevatori che adottano un approccio etico, infatti “ci riforniamo da microallevatori che allevano solo allo stato brado per tutto il ciclo di vita dell’animale e da macelli che lavorano carni degli abbattimenti selettivi di selvaggina”, spiega.

I valori fondamentali di Propaganda Alimentare sono sapientemente riassunti nello slogan: "sfiliamoci dalla filiera". Il normale sistema alimentare, che collega i produttori ai consumatori finali, è spesso caratterizzato da una “serie di intermediari disposti in maniera lineare che producono scarto, allungano i tempi di consegna, riducono la freschezza del prodotto e fanno aumentare i prezzi”. In una filiera di questo tipo, il settore della ristorazione si trova nella stessa posizione del consumatore al dettaglio, acquistando prodotti già manipolati. Propaganda Alimentare si impegna a rompere questo ciclo, garantendo l'acquisto diretto da produttori selezionati e riducendo gli sprechi.

Abbiamo chiesto a Sergio di rivolgere uno sguardo verso al futuro e di condividere con noi i suoi obiettivi per il futuro. L’augurio di Propaganda Alimentare è “ampliare i progetti di autoproduzione, includendo la lavorazione delle carni e la stagionatura dei formaggi. Più avanti vorremmo ampliare il progetto, creando uno shop interno”, dove i clienti potranno acquistare i nostri prodotti ed esportare l’esperienza agrituristica urbana genuinamente a casa propria.

Con un forte impegno improntato verso la sostenibilità, un’accurata selezione delle materie prime e un'idea mangiabile dirompente, l’agriturismo urbano milanese si propone di cambiare il modo in cui concepiamo il cibo, un passo alla volta. Non possiamo fare altro se non tendergli la mano in questa straordinaria impresa.

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