Nella prima vigna urbana di Firenze

Un nuovo capitolo nella storia enologica della città grazie all'Azienda Agricola donne Fittipaldi. Si può fare del buon vino in un contesto urbano? Ce lo racconta questo progetto tutto al femminile


  • 01.04.2024

FIRENZE. Sulla collina del magnifico Piazzale Michelangelo, sorge Vigna Michelangelo, la prima vigna urbana nella città di Firenze: questo rappresenta un nuovo capitolo nella storia enologica di Firenze.

Stiamo parlando dell’Azienda Agricola donne Fittipaldi di Bolgheri, guidata da Maria Fittipaldi Menarini che, assieme alle sue quattro figlie Carlotta, Valentina, Serena e Giulia, si è lanciata con passione ed entusiasmo in questo nuovo progetto tutto al femminile.

Vigna Michelangelo si protrae sulla collina che sovrasta l’Arno, con una vista incantevole che spazia dalla Cupola di Brunelleschi ai colli di Fiesole, adiacente al Giardino dell’Iris, dove viene conservato il germoplasma del genere Iris, simbolo della città di Firenze.

Le donne Fittipaldi, che hanno il centro della loro produzione a Bolgheri, hanno colto e valorizzato un terreno agricolo urbano restituendo alla città la sua cifra più pura, ovvero  quella della natura. Quella natura tanto celebrata dagli stilnovisti Dante e Guido Cavalcanti. E, dunque, in Firenze, la Vigna Michelangelo delle donne Fittipaldi lancia a gran voce un messaggio tutto al femminile di riappropriazione e valorizzazione della terra.

Con l'aiuto dell'agronomo Stefano Bartolomei e dell'enologo Emiliano Falsini, le imprenditrici hanno pianificato attentamente l'impianto della vigna, selezionando varietà tradizionali toscane come Sangiovese, Canaiolo, Foglia Tonda, Pugnitello e Colorino del Valdarno.
Questa scelta non è casuale: oltre a valorizzare le varietà autoctone a rischio di estinzione, il progetto mira a preservare e celebrare la ricchezza genetica della regione.

Con 700 piante totali (300 viti di Sangiovese, 150 di Canaiolo, 100 di Foglia Tonda, 100 di Pugnitello e 50 di Colorino del Valdarno) distribuite sui terreni adiacenti alla residenza di famiglia, la "Vigna Michelangelo" sarà non solo un'attrazione visiva, ma anche un'oasi di biodiversità in un contesto urbano.

Il rispetto per l'ambiente e per il paesaggio circostante è infatti al centro del progetto. Vigna Michelangelo si propone di integrare armoniosamente la vigna nell'ambiente circostante, mantenendo intatte le caratteristiche del paesaggio fiorentino. Sebbene la prima vendemmia sia prevista per il 2027, con una produzione stimata di circa 700 bottiglie, l'importanza di questo progetto va oltre la mera produzione di vino. Maria Fittipaldi Menarini ha infatti annunciato che le bottiglie saranno vendute attraverso aste internazionali, con l'obiettivo di devolvere i proventi a fini benefici, contribuendo così al sostegno sociale e alla valorizzazione del territorio.

Per Maria Fittipaldi Menarini, la "Vigna Michelangelo" rappresenta anche un legame profondo con la propria infanzia e con la storia familiare. È un modo per dare continuità a una tradizione radicata nel territorio fiorentino e per onorare il ricordo del padre, Mario, che ha trasmesso loro l'amore per la terra e la passione per il vino.

In un contesto urbano in continua evoluzione, la nascita della prima vigna urbana femminile a Firenze è un segno tangibile dell'importanza della sostenibilità, della valorizzazione delle tradizioni locali e del potere dell'imprenditoria femminile. La "Vigna Michelangelo" non sarà solo un luogo di produzione vinicola, ma anche un simbolo di resilienza, creatività e passione per il bello, nel cuore pulsante di una città amante dell’arte e del buon vino.

Foto tratte da WineNews


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