Il bambù in cucina: un viaggio di sapori e benessere

Originario dalla Cina e dal Giappone si sta affacciando anche nella cucina occidentale ed è considerato un cibo del futuro: le proprietà benefiche lo hanno definito un "superfood"


  • 06.04.2024

Lungo è stato il viaggio prima di raggiungere le nostre tavole, ma ora il bambù è un alimento
abbastanza comune anche in Occidente.

Originario dalla Cina e dal Giappone, disponiamo una vasta gamma di varietà di questo prodotto, anche se solo due centinaia tra le migliaia esistenti sono effettivamente edibili.Tra queste troviamo primi su tutti la Bambusa Vulgaris e la Phyllostachys edulis. Quest’ultimo è conosciuto anche come “Moso”.

Quando si parla di bambù in cucina si fa normalmente riferimento ai suoi germogli, conosciuti anche come “cuori di bambù”. I germogli di bambù freschi sono un alimento salutare oltre che molto nutriente. Il bambù, con il suo sapore delicato e con la sua consistenza croccante, è un ingrediente particolarmente adatto per una vasta gamma di pietanze.

Oggigiorno il bambù è considerato uno dei cibi del futuro grazie alle sue proprietà benefiche. È considerato un vero e proprio superfood, grazie alle innumerevoli sostanze nutritive che contiene al suo interno. Ipocalorico, povero di grassi e ricco di fibre (che offrono senso di sazietà), il bambù rappresenta un ingrediente prezioso per chi vuole seguire un'alimentazione sana, nutriente ed equilibrata. Grazie alla sua alta concentrazione di fibre di qualità, aiuta a ridurre il colesterolo cattivo e rappresenta al contempo un valido supporto per le diete dimagranti.

Il bambù rappresenta anche un’incredibile fonte di potassio, capace di abbassare la pressione sanguigna e contrastare gli effetti negativi del sodio all’interno dell’organismo.
Nel bambù troviamo poi anche altri minerali come il manganese, il rame, il calcio, il ferro, il fosforo e il silicio. Con le sue caratteristiche il bambù ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che lo rendono un alleato prezioso nella lotta contro l'invecchiamento.

Ma come lo si può preparare? Dopo un accurato lavaggio ed una bollitura adeguata, i germogli di bambù possono essere utilizzati in varie ricette. È consigliabile aggiungere all’acqua di cottura dell’amido di riso, così da annullare il retrogusto amarognolo che il bambù può portare con sé. Per apprezzarlo appieno, il bambù può esser consumato tagliandolo a fette sottili condendole con solo olio e limone. Risulta particolarmente gustoso anche se solo saltato in padella e abbinato ad altre verdure miste come carote, piselli, fagiolini, broccoli, condite con salsa di soia, tamari o senape.  Il bambù viene spesso servito con la carne, soprattutto di maiale, perché il grasso va a sposarsi perfettamente con il delicato sapore dolciastro del bambù creando un delizioso effetto agrodolce.

Anche se non è un alimento sconosciuto in Europa, possiamo affermare che attualmente vi è ancora un vuoto significativo da colmare per quanto riguarda la coltivazione di bambù in Occidente. Se in Asia infatti i cuori di bambù sono facilmente reperibili, in Europa si deve ancora ricorrere nella gran parte dei casi alla loro versione precotta e in scatola, molto spesso disponibile solo nei negozi etnici.

In conclusione, il bambù non è solo un ingrediente esotico da gustare in ristoranti orientali, ma può diventare un protagonista della nostra cucina quotidiana. È dunque tempo di abbracciare questo regalo della natura e sperimentare nuove ricette capaci di portare freschezza e vitalità sulle nostre tavole.

 


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