Il rilancio della canna da zucchero in Sicilia

Grazie alla Distilleria Alma, nell'isola si è tornati a produrre il rum sfruttando il clima favorevole. L'intervista ai tre soci che hanno ripreso una tradizione antica e l'hanno rinnovata


  • 18.11.2023

MODICA. Modica, città di cioccolata e… Rum! L’idea di Hugo, Anna e Alex infatti è stata quella di coltivare la canna da zucchero in Sicilia e riprendere una agricoltura cominciata prima dell’anno mille e ormai quasi dimenticata nell’isola. Il succo ottenuto dalla canna viene poi utilizzato per la realizzazione di un rum inedito e unico. Al 100% prodotto in Sicilia, un bel vanto no?

DALLA CANNA ALLO ZUCCHERO DA RUM

La pianta è originaria della Nuova Guinea e arriva in Europa grazie agli arabi che la introducono prima in Spagna e poi in Sicilia. Solo in un secondo momento si diffonde in America per mezzo dei conquistadores spagnoli. Nei caldi paesi tropicali dei Caraibi la pianta ha trovato le sue condizioni ideali per la coltivazione mettendo in secondo piano, poco a poco, la produzione europea. Ad oggi la canna europea si produce in piccole quantità nell’isola di Madeira, in Andalusia e in alcune zone della Sicilia.
Si pensa che le prime bevande a partire dal succo delle canne siano nate in India e in Cina. Il primo rum viene distillato a Londra nel XV secolo e da allora la popolarità dello spirito non ha mai smesso di crescere. Questa bevanda è spesso legata all’immaginario piratesco e marinaio e la causa è presto detta. La Golden Age della pirateria si sviluppa proprio lì nei caraibi dove la grande presenza di rum lo rendevano il liquore più presente nella zona. Il legame tra rum e marineria è così forte che, pensate, la Marina Reale Inglese fornì razioni di rum ai propri marinai fino al 1970!

IL RUM
La prima grande distinzione dei tipi di rum avviene nel momento appena successivo alla raccolta della canna da zucchero. La melassa residua del processo di macinazione della canna che produce lo zucchero viene fermentata creando un rum industriale. Se il succo viene invece estratto direttamente con la frantumazione senza produrre in alcun modo zucchero si ottiene un rum agricolo. È questo il caso del liquore prodotto da Distilleria Alma che utilizza alambicchi di rame per la fermentazione. Il processo di produzione artigianale crea un distillato di una finezza notevole.
“È un prodotto, il nostro, che riflette direttamente la terra che origina gli ingredienti che usiamo.” Ci dice con orgoglio Hugo, uno dei tre soci. La distilleria si trova nella campagna a metà strada tra la città e il mare, una location che è il biglietto da visita dello spirito dei tre soci e del loro rum.
Il percorso di crescita, ci raccontano, è durato tanto. Solo nel 2023 è arrivata la licenza dopo 4 anni di lavoro. Due soci sono di Barcellona mentre Anna, proprio di Modica, è sicilianissima. Proprio per questo hanno scelto la sua città natale come centro delle operazioni del loro progetto. Il clima siciliano regala inoltre delle possibilità davvero curiose per l’invecchiamento del loro rum il cui limite creativo è veramente solo la loro immaginazione.
“La categoria del rum è meravigliosa ed estremamente variegata - spiegano i soci - quello prodotto in Centro America è totalmente diverso da quello della Giamaica che a sua volta è diverso da quello fatto a Porto Rico".
Hugo ci spiega poi quanto è importante per loro la trasparenza: “Il nostro è un lavoro veramente manuale, artigianale e quindi perché non mostrarlo?” E ancora: “Non abbiamo niente da nascondere e ci piace condividere come facciamo le cose.”
La trasparenza è un punto ancora più fondamentale per quanto riguarda la realizzazione del rum. Le dinamiche che girano attorno alla manodopera sfruttata, agli stipendi, all’utilizzo indiscriminato di fertilizzanti per aumentare la produzione sono temi oscuri per molti dei grandi player di categoria. “Adesso c’è un regolamento europeo, un cambiamento necessario rispetto al passato " - conclude Hugo.

LA SFIDA DEL RUM SICILIANO
Come detto, il clima tropicale è quello ideale per la canna da zucchero perché le consente di crescere più vigorosa e in minor tempo. Tuttavia le varietà della piante sono molteplici e a seconda del clima e del terreno una varietà può risultare più vantaggiosa in una determinata località.
I soci della Distilleria Alma ne sono consapevoli e proprio per questo hanno deciso di rilanciare la coltivazione della canna da zucchero in Sicilia, proprio lì dove ormai era stata dimenticata. Una sfida che hanno accolto sfruttando il clima sub-tropicale dell’isola. Come è noto le estati sono calde e l’inverno è mite consentendo alla pianta di prosperare per lunghi periodo dell’anno fino a quando, dopo alcuni mesi di freddo, la canna raggiunge la maturazione ed è pronta a diventare Rum.

NON SOLO RUM
Oltre ad utilizzare le botaniche locali che sono la mandorla, gli agrumi, il timo e il rosmarino, utilizzano anche la loro canna da zucchero. Un “miele di canna”. Il succo fresco di canna  viene fatto evaporare così da creare una pasta dai sentori molto forti di liquirizia e cacao. “È una pasta simile a quella di carruba - precisano i soci di Distilleria Alma - e viene utilizzata nella lavorazione e preparazione del Gin". È un processo lento e delicato quello utilizzato dalla distilleria Alma ma che ha concesso loro di trovare il profilo perfetto per il loro Gin così legato alla terra siciliana.

La realizzazione del sogno di riportare in Sicilia la canna da zucchero dopo secoli di abbandono è una soddisfazione doppia perché ha consentito alla distilleria Alma di riprendere una tradizione antica e rinnovarla. Questo però facendo scuola con la nuova pratica, almeno nella regione, della produzione di Rum.
Partire da zero non è mai facile ma i risultati sono arrivati perché retti da anni di ricerche, viaggi, letture e prove sul campo.
I prodotti di casa Alma escono dalla distilleria con il marchio “Mater”, ricordando la Alma Mater di origine latina, divinità materna della fertilità e della terra. Il suo culto era particolarmente forte in Sicilia Orientale e proprio per questo l’appellativo richiama il dono ricevuto dalla terra e restituito come celebrazione di una regione e dei suoi prodotti e ingredienti.

 

 

 


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