Nel regno della Spirulina

A Grosseto abbiamo incontrato Spirulina Becagli, l'azienda che lavora questa particolare alga di acqua dolce e ricca di ferro, che viene utilizzata per creare tanti prodotti da mangiare e bere. La cioccolata è tra i "bestseller"


  • 30.03.2023

GROSSETO. Siamo a Grosseto, in Toscana, e il progetto nasce nel 2016 dal titolare Becagli, spinto dalla volontà di lavorare sull’agricoltura in maniera più innovativa. “L’alga spirulina è un’alga di acqua dolce, considerata un super food, contiene proteine, sali minerali ed innumerevoli proprietà benefiche” spiega Federico Oggioni, il responsabile Comunicazione&Marketing di Spirulina Becagli. 

Essendo ricca di ferro, risulta utile per chi segue una dieta vegetariana o vegana, contiene betaglucani che fanno bene al cuore e alla circolazione, aiuta a tenere i livelli di colesterolo bassi e la pressione controllata. È un prodotto pieno di benefici, “ci piace considerarlo come un alimento a tutti gli effetti, non prodotto farmaceutico. C’è stato uno studio prima di capire che si poteva mangiare, dal 2018 è stata inserita la linea di prodotti alimentari per far comprendere alle persone che è alimentare, che si può mangiare, ha un buon gusto e può essere concepito come un integratore che ha benefici per l'organismo. Inizialmente abbiamo realizzato prodotti della tradizione italiana tipo formaggio, cioccolato, birra e pasta a base di spirulina".

Man mano che il tempo passa, la spirulina vanta un’awareness sempre più ampia tra i suoi consumatori. "La birra, ad oggi, è rimasta un prodotto senza glutine. Per quanto riguarda il formaggio - spiega ancora Oggioni - abbiamo deciso di non produrlo più poiché contiene latte e, quindi, non in target con i benefici che cerca chi consuma abitualmente spirulina. Lo stesso discorso vale per la pasta che abbiamo inserito, senza glutine e ricca di proteine, mentre il cioccolato è fondente extra con aggiunta in polvere di vitamina b12. Ci stiamo spostando sul settore trend di mercato, la figura del nostro cliente tipo".

Il target è composto prevalentemente da chi cerca uno stile di vita sano, prodotti naturali e biologici. “Con l’esperienza abbiamo avuto modo di constatare che il 65/70% dei nostri clienti sono donne, la fascia che dimostra più interesse verso questi temi. Nello specifico, dai 30 anni in su. Un altro target forte su cui stiamo lavorando è quello degli sportivi di alto livello. Il nostro mercato è principalmente b2c (business-to-consumer), quindi diretto al consumatore finale. Distribuiamo tramite il nostro e-commerce, Naturasì Italia, Coop Firenze e Amazon come marketplace."

Essere più capillari nella distribuzione può svalutare la qualità o anzi essere un incentivo ad essere più popolare ne senso buono del termine? “No, quella è una problematica a monte. La possibilità di vendere i prodotti ci permette di mantenere alta la qualità, poichè creare una spirulina di qualità necessità di un alto dispendio di energia per essiccare il prodotto.”

Il processo produttivo, nella sede di Grosseto, include due vasche alte circa 80 centrimenti contenenti la micro alga che si riproduce a determinate condizioni e temperature. Si tratta di un organismo delicato che necessita di un’acqua alcalina sempre in movimento con una temperatura tra i 20 e i 35 gradi. Le serre sono coperte per evitare il contatto con agenti esterni. L’acqua viene raccolta con sistema di pompaggio automatico tramite un idrovaglio che raccoglie l’acqua dalla materia solida, ossia la spirulina fresca che ha la consistenza di un patè, da lì viene trapiantata nella sala di essiccazione dove resta a una temperatura controllata di 40 gradi per 8-10 ore senza deteriorare le proteine di cui è composta.

“Bisogna stare molto attenti -  sottolinea Oggioni - perché ancora non vige una vera e propria regolamentazione sulla produzione: è molto semplice definire la spirulina italiana solo perché è stata confezionata in Italia, non effettivamente coltivata nel nostro Paese. Bisogna fare attenzione alle etichette, sempre, per sapere che cosa ingeriamo.”

Non bisogna farsi spaventare dal prezzo perché i processi sono molti e parecchio complicati. "Noi la vendiamo a 300 euro al chilo, ma in commercio si trova anche a 20 euro al chilo, prodotta in Paesi molto caldi in cui non è necessario creare ambienti chiusi e protetti. Ciò comporta rischi di contaminazione molto seri, la temperatura troppo elevata va a deteriorare le proteine termolabili per definizione che, quindi, sotto i 100 gradi muoiono. Di fatto è una polvere verde senza benefici. Serve una maggiore e costante consapevolezza”.

Parlando di prodotti bestseller, “la birra verde e il formaggio blu ci hanno dato parecchia visibilità sui giornali di settore. A livello di comunicazione sono stati due chicche. Siamo contenti della barretta di 30g di cioccolato extra e 3g di vitamina b12, poichè rappresenta la dose giornaliera consigliata. Sta avendo un ottimo riscontro. Un altro prodotto recente che piace è il blu, un colorante alimentare a base di ficocianina, un estratto di spirulina che dona il colore bluastro tipico della microalga. È un prodotto che sta andando molto, perchè stupisce.”

La spirulina italiana sta diventando sempre più popolare tra coloro che cercano uno stile di vita sano e prodotti biologici. Grazie alla produzione precisa e alla cura nella coltivazione, la microalga è diventata un'importante fonte di nutrimento, proteine e sali minerali. Una scelta sana e gustosa che promette di rivoluzionare il modo in cui consideriamo gli alimenti del futuro.

Per ulteriori info

www.spirulinabecagli.it


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