Campari, Vermouth e Seltzer: come nasce L'Americano

La storia di uno dei cocktail che rappresenta un vero evergreen. Nonostante il nome, le sue origini sono tutte italiane e leggenda vuole che si leghi anche al pugile Primo Carnera


  • 02.12.2023

L'Americano è un connubio perfetto di dolcezza e amarezza, un vero evergreen che fa innamorare tutti i palati. Contrariamente a quanto si possa immaginare, questo cocktail affonda le sue radici nel suolo italiano.

STORIA DELL'AMERICANO
La storia dell’Americano è un mix di leggende metropolitane e racconti tramandati. La teoria più intrigante fa risalire la nascita del primo Americano al 1860, un anno prima dell'unificazione italiana, presso il Gaspare Campari Bar a Milano. Tuttavia, esiste un dibattito acceso, con alcune fonti che suggeriscono una nascita più tarda nel 1930. Milano, ad oggi, rimane l’alternativa più plausibile. Al secondo posto troviamo Torino, la patria del Vermouth rosso. Da questa lotta nasce il primo cocktail precursore dell’odierno Americano: il Milano-Torino.
Un'altra leggenda si collega a Primo Carnera, campione mondiale dei pesi massimi al Madison Square Garden di New York nel 1933, insomma un pugile considerato una sorta di incarnazione del sogno Americano, grazie alla sua popolarità oltreoceano in grado di garantirgli il soprannome “Americano” in Italia

LA RICETTA ORIGINALE
Ritenuto il genitore del Negroni, nasce dalla semplice unione di tre ingredienti: il Campari amaro, il Vermouth rosso e la frizzante Seltzer. La sua storia è intrecciata con quella del cocktail Milano-Torino, concepito nel lontano 1860 combinando il Campari milanese con il Vermouth torinese. Nel processo evolutivo, in direzione del cocktail che conosciamo oggi, viene aggiunta la soda.
Secondo IBA (International Bartenders Association), gli ingredienti per un Americano preparato ad hoc sono:
    •    30 ml di bitter (Campari)
    •    30 ml di vermouth rosso
    •    ghiaccio
    •    seltz o soda
    •    1 fettina d’arancia per decorare

TECNICA BUILD
La tecnica di preparazione denominata "build" è una delle sette tecniche di miscelazione fondamentali conosciute da ogni barman esperto. L’Americano è realizzato direttamente nel bicchiere di servizio, che può essere un rock o un tumbler basso, e viene servito con ghiaccio.
Il liquido viene versato direttamente nel bicchiere, che può essere preparato con o senza ghiaccio, a seconda della creazione in corso. L'approccio “build”, quindi, implica la presenza di più ingredienti nel cocktail, a differenza dalla tecnica "neat", dove un singolo ingrediente viene versato direttamente nel bicchiere.

ESPRESSO AMERICANO: UNA VARIANTE PARTICOLARE
Alla ricetta tradizionale citata prima, si attua una piccola aggiunta: una tazzina di caffè espresso (circa 25 ml) di alta qualità lasciata raffreddare. L’espresso Americano è caratterizzato dalle note del caffè che si fondono con l'aroma del Vermouth e l'amaro del Campari.

 

 


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