Nelle Langhe Astigiane gli agnolotti del plin alla curdunà

Siamo stati al ristorante Madonna Della Neve, a Cessole, per scoprire i segreti di questo piatto che abbina gusto e usanze contadine


  • 12.07.2022

Il ristorante Madonna della Neve a Cessole, nell'Alta Langa Astigiana, nasce nel 1954 e negli anni si trasforma e si adatta alla modernità, senza però abbandonare la tradizione culinaria degli anni passati.

La famiglia Cirio, che gestisce l’attività dagli anni Cinquanta, ha da sempre saputo cogliere le opportunità offerte dal territorio piemontese coltivando orti, frutteti e vigne.

La maggior parte dei prodotti che si possono assaporare nel ristorante, infatti, provengono da aziende locali, come i formaggi e la robiola di Roccaverano e le carni degli allevamenti situati nelle Langhe.

La struttura sorge in mezzo alle colline, circondata da boschi e vigneti, e permette ai visitatori di immergersi totalmente nella natura circostante.

Agnolotti del plin serviti alla curdunà

I veri protagonisti del menù sono gli agnolotti del plin, ravioli di pasta ripiena fatti a mano. Uno dei piatti più affascinanti dell’Alta Langa, una combinazione di gusto e usanze contadine.

Presenti sulla scena gastronomica piemontese da anni, nascono, in realtà, per nobilitare gli avanzi. Si preparavano, infatti, con ciò che restava dell’arrosto e venivano serviti senza condimenti, talvolta accompagnati da una tazza di brodo e un bicchiere di vino rosso.

Nel ristorante Madonna Della Neve gli agnolotti del plin sono serviti secondo l’antica tradizione, alla curdunà: su un canovaccio di lino cucito artigianalmente, senza l’aggiunta di condimenti per assaporarne al meglio il gusto.

Secondo la consuetudine, il tovagliolo, a differenza della ceramica, permette di mantenere la morbidezza della pasta fresca e asciuga l’umidità.

Altra caratteristica interessante di questi agnolotti è proprio il significato del termine dialettale “plin”, pizzicotto, che fa riferimento al modo in cui si chiude il ripieno all’interno della pasta fresca, pizzicandone leggermente le estremità.

Dal ristorante all’albergo Madonna Della Neve

Dal Dopoguerra la famiglia Cirio decide di dedicarsi all’ospitalità, introducendo quattro camere e scegliendo la filosofia dell’accoglienza associata alla tradizione culinaria piemontese.
Oggi, dopo anni, le camere sono più che raddoppiate e l’esperienza offerta ai clienti è unica: un salto nel passato per interrompere la frenetica routine quotidiana che caratterizza la modernità.

Luogo ideale per rilassarsi, in cui l’unico suono che si può sentire è quello degli animali che dominano la zona.


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